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ASPETTANDO LA PRIMAVERA 2013 |
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Biblioteca Comunale “Giuseppe Spina” Treville
Passeggiata, Racconti e.. Fossili ritrovo domenica 14 aprile alle ore 15 in Piazza Devasini
il trafiletto su "La Stampa"
Comunicato Stampa del 15 aprile 2013 Domenica 14 aprile un numeroso gruppo di bambini e genitori ha partecipato a Treville ad “Aspettando la primavera – Passeggiata, racconti e… fossili”, iniziativa della Biblioteca Comunale G. Spina. L’appuntamento riscuote ogni anno molto successo grazie anche alla possibilità che offre alle famiglie, nei primi giorni della stagione primaverile, di assaporare il piacere della passeggiata in collina insieme ai propri bambini e, complice la bellissima giornata di sole e lo sbocciare di tutti i fiori di aprile, la domenica ha regalato un momento ideale per la proposta di questo 2013. La novità di quest’anno è stata la presenza del geologo Alfredo Frixa che ha accompagnato i partecipanti alla scoperta dei fossili attraverso la storia del territorio monferrino. Il gruppo ha potuto infatti visitare un’interessante raccolta di reperti facenti parti della raccolta di Frixa, Frigeri e Ansaldi esposti nella Sala Consiliare del Comune di Treville messa gentilmente a disposizione dal sindaco Piero Coppo, poiché alcuni importanti lavori di ristrutturazione recentemente avviati in Casa Devasini hanno reso temporaneamente inagibile la sede della Biblioteca Comunale. I fossili esposti sono stati illustrati da Frixa attraverso un percorso geologico che ha ricostruito le mutazioni che, attraverso le ere, ha sconvolto, modificato e ricostruito la nostra zona, dall’Oligo-Miocene quando il mare ricopriva interamente questo territorio, fin all’inizio della formazione delle nostre colline. Le marne così formatesi hanno dato vita a quanto ancora oggi possiamo trovare tra gli affioramenti presenti in diversi luoghi e Treville è stato uno dei territorio più ricchi di questo tipo di fossili di origine marina, tanto da appassionare intere generazioni di ragazzi. Tra i partecipanti molti genitori che hanno accompagnato domenica i propri bambini ricordavano infatti di aver loro stessi da ragazzini trovato e conservato piccoli reperti, talvolta anche preziosi, raccolti proprio a Treville, a Rosignano, a Ozzano. Dopo l’appassionante lezione di geologia di Frixa, i bambini (che hanno anche potuto consultare diversi libri sull’argomento messi a disposizione dalla Biblioteca) sono stati accompagnati nella Terrazza delle Rose per ascoltare lo stralcio di una storia letta da Elio Botto e tratta dal libro “Ossi di Dinosauro”. Quindi, in passeggiata, si è raggiunto il luogo per la ricerca dei reperti (in prossimità della strada per frazione Soliti) che ha consentito ai bambini di trovare resti di alghe marine contenute nelle pietre che affiorano con estrema facilità sul terreno e che i ragazzini hanno potuto raccogliere per portare a casa in ricordo di questa giornata un po’ speciale.
Comunicato Stampa del 8 aprile 2013
La prossima iniziativa in programma della Biblioteca
Comunale di Treville è prevista per domenica 14 aprile alle ore 15.00:
“Aspettando la primavera – Passeggiata, racconti e… fossili” è una bella
proposta rivolta a bambini e famiglie che si rinnova ormai da diversi anni e che
ad ogni edizione propone una qualche variante al piacere di passeggiare tra le
colline ai primi accenni di primavera. La novità di quest’anno è rappresentata
dal mondo affascinante dei fossili che in questi luoghi sono particolarmente
presenti. Il territorio trevillese ha origini antiche e molto interessanti. Come
cita il geologo Alfredo Frixa sul sito turistico del comune di Treville circa i
percorsi geologici in Monferrato,
“… le rocce marine trevillesi, datate all'Oligo-Miocene
in base ai fossili contenuti in esse, sono legate alla storia dell'Appennino,
del quale il Monferrato rappresenta la terminazione occidentale, e alla storia
del Bacino Terziario Piemontese, i cui sedimenti affiorano diffusamente tra il
Monferrato e la Liguria. In questo periodo geologico il mare occupava quasi
tutta l'attuale Pianura Padana e le Alpi erano in gran parte emerse, in seguito
alla chiusura dell'Oceano Ligure-Piemontese (parte del più vasto Oceano della
Tetide, età giurassico-cretacea), causata dallo scontro tra la placca europea e
quella africana. Tra la fine del Terziario e l'inizio del Quaternario (1.8
milioni di anni fa), sempre per i movimenti dell'Appennino, si formarono le
colline monferrine ed il mare, a poco a poco, si ritirò. Verso la fine del
Quaternario, tra 200 e 250 mila anni fa, arrivarono i primi trevillesi. Le rocce
“trevillesi”, costituite principalmente da marne (rocce miste formate da argilla
e calcare), argille e calcari sono raggruppabili in sette unità geologiche, sei
marine e una fluviale. Le unità marine sono legate alla complessa storia
geologica del Monferrato, iniziata circa 35 milioni di anni fa. I fondali di
questo bacino erano instabili a causa della costruzione in atto della catena
Appenninica, per cui si registrano periodi di emersione alternati a periodi di
sedimentazione…”.
A seguire, sulla Terrazza delle Rose prospiciente la
Biblioteca, verrà letto ai bambini uno stralcio di un racconto tratto da
“Ossi di Dinosauro” di Anna Lavatelli. Il gruppo intraprenderà quindi
un’escursione sul territorio trevillese alla ricerca di tracce del passato,
reperti e altre curiosità. Il tratto di territorio che si andrà a visitare, in
particolare, è stato (fino al 2007 anno in cui i fenomeni atmosferici e la mano
dell’uomo hanno distrutto buona parte del patrimonio fossile presente) ricco di
“… numerosi resti fossili, in gran parte frammentati e risedimentati: noduli di
alghe calcaree rosse (rodoliti), molluschi, briozoi, balanidi, echinidi (ricci
di mare) macroforaminiferi e foraminiferi bentonici eplanctonici. Questa tipo di
associazione è nota in letteratura come “foramol” o “rodalgale”. Per
l’abbondanza di matrice marnoso-argillosa a foraminiferi planctonici e di
“slumpings” (strutture legate a frane sottomarine), questa unità inferiore della
Pietra da Cantoni trevillese, rappresenta, dal punto di vista deposizionale, il
margine, probabilmente canalizzato, di una piattaforma di mare poco profondo,
che si sviluppava a NE (verso Rosignano, Colma, Uviglie, Moleto) della nostra
area..”.
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