"NA SEIRA ANSEMA" di PAOLO TESTA 2011

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Na Seira Ansema- Poesie di Paolo Testa

Circolo Culturale Piero Ravasenga

Venerdì 20 maggio alle ore 21
alla biblioteca della Società del Mutuo Soccorso di Casale
INGRESSO LIBERO

 

Comunicato Stampa del 21 maggio 2011
Incontri con l’autore al Mutuo Soccorso

 

L’Associazione Terre Fertili, in collaborazione al Circolo Culturale Piero Ravasenga, ha presentato, venerdì 20 maggio presso la Biblioteca del Mutuo Soccorso, una speciale serata dedicata alla poesia dialettale nell’ambito del ciclo di incontri di poesia che hanno visto avvicendarsi, nell’affascinante cornice di questa storica biblioteca cittadina, autori casalesi quali Bargero, Giaroli, Romanelli, Moretti. Quest’ultima serata in calendario è stata interamente dedicata alla poesia vernacolare di Paolo Testa, anch’egli casalese, fondatore, con Nino Triulzi, del Circolo Culturale “Piero Ravasenga”, e attuale direttore (dal 2006) della Biblioteca Comunale Giuseppe Spina di Treville.
“Na seira ansema” è stato il titolo-filoconduttore della serata, nella quale il numeroso pubblico presente ha gustato l’ascolto, dalla stessa voce dell’autore, di una significativa rassegna di poesie in vernacolo casalese, parte raccolte in pubblicazioni (“Quaich surìs ant al magon”, 1982 - ediz. C.S.D.C; “La to vus”, 2002 - ediz. Il Torchio), parte mai pubblicate, e con un saluto finale molto particolare creato appositamente per l’occasione dall’autore. Paolo Testa, introdotto da Pietro Sesia dell’Associazione Terre Fertili, è stato presentato da Davide Sandalo che ne ha tracciato un profilo ricco di particolari a rappresentare un’evoluzione nel tempo umana e culturale tale da rendere Testa un autentico riferimento nella vita culturale cittadina. Anzitutto proprio come poeta dialettale riconosciuto non solo in ambito locale, ma anche vincitore di numerosi premi (il Trofeo del Centenario “Nino Costa” a Nizza Monferrato – il Primo Premio “Donne di Monferrato” a Casale Monferrato – il Primo Premio “Città di Acqui Terme” ad Acqui – ed il Primo Premio “Angelo Varvelli” a Trino Vercellese). Possiamo a tutta ragione dire che con le sue poesie l’autore ha tracciato nel tempo un vero e proprio percorso di Casale e di questo territorio. Se ne percepisce subito il vincolo affettivo forte che lega Testa alla sua terra d’origine, quello in cui si rivelano tutti gli affetti più cari. Ma si riconosce anche l’impegno sociale e politico profuso negli anni e una sorta di nostalgia sempre imperante per atti e sentimenti. La lingua dilettale diventa lingua madre per eccellenza e, durante la serata lo spiega bene l’autore, una forma espressiva che va al di là di una certo costume odierno che l’ha rivalutata e che tende a dettarne le regole. Quello che oggi è riscoperta della tradizione, scelta di terminologie in disuso, in Testa è ed è sempre stata l’unica lingua utile a raccontare l’anima popolare di questa città, i sentimenti e le passioni. Testa scrive in casalese e rifiuta l’etichetta di lingua piemontese difendendo le tante e molte parlate ognuna diversa da paese a paese, e andando una volta di più controcorrente nell’esprimere un’implicita critica alle varie scuole di dialetto che fioriscono in questo periodo e le invenzioni grafiche che spesso portano con sé. Il dialetto va scritto il più possibile come il parlato suggerisce con poche piccole regole che si sono tramandate nel tempo. “Na seira ansema” è stato un piacevole momento di incontro dove l’anima antica di Casale ha potuto avere voce senza timore di mostrarsi romantica, nostalgica, sarcastica, sagace, talvolta canzonatoria. Gli intermezzi musicali sono stati curati da Mauro Bardella.

Davide Sandalo presenta Paolo Testa

Paolo Testa alla biblioteca della Società del Mutuo Soccorso di Casale