VERA VERMEERSCH (MOSTRA DI ARAZZI)

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Mostra d'arte in San Giacomo, (3-11 maggio 2008)

di Vera Vermeersch

 

Arazzi fiamminghi costruiti nel suo laboratorio e ispirati ai paesaggi monferrini

e arazzi antichi restaurati in collaborazione con università e musei

inaugurazione: 3 maggio alle ore 18.00 (presso la chiesa di San Giacomo)

Orari:  venerdì, sabato e domenica, ore 11-13 e 16-19.30

La mostra verrà introdotta da una poesia di Poi Vermeersch

 

(qualche notizia sull'artista"Vera Vermeersch al Geus van Gent")

(visita il suo sito)

 

Notevole successo di pubblico. Dal Belgio sono infatti arrivati numerosi amici e parenti dell'artista tra cui il nipote, responsabile dell'area design di Pininfarina ed un importante politico del Belgio.
Palpabile l'emozione dell'artista, innamorata di Treville e del Monferrato, amore ed arte riversati nelle sue opere.
Poi Vermeersch, fratello di Vera e noto poeta Belga, ha introdotto la mostra con una magnifica poesia, dai contenuti intensi ed emozionanti letta prima in italiano (imparato 15 giorni prima !!!) e poi in fiammingo.
Dopo le parole di benvenuto ed i complimenti del Sindaco Piero Coppo che ha ribadito l'importanza di queste manifestazioni oltre che dal punto di vista artistico anche come valorizzazione del territorio, ha fatto un importante intervento tecnico anche il pittore Panelli "amico e collaboratore" di Treville. Tra i presenti anche il Maestro Mario Surbone.
Dopo il rinfresco, la bellissima giornata si è conclusa all'Emporio di Treville "Rata Birata" tra vino e canti.
Ricordiamo che la mostra rimarrà aperta al pubblico anche venerdì 9, sabato 10 e domenica 11 dalle ore 11.00 alle ore 13.00 e dalle ore 16.00 alle ore 19.30.

Fabrizio Frigeri

 

 

 

 

Tuft artistico fatto a mano

(articolo di Moniek E. Bucquoye, 2007)


Quando nei primi anni ottanta
Vera Vermeersch si è laureata in storia dell’arte, non era attratta da un lavoro teoretico o di ricerca, né le interessava insegnare e tanto meno rinchiudersi in un museo. Vera voleva fare qualcosa con le sue mani in modo creativo, così come suo padre, lo scultore José Vermeersch, come i suoi fratelli e i suoi parenti Rik Vermeersch, Pieter Vermeersch, Lowie Vermeersch, Tinus Vermeersch, Robin Vermeersch.
Si è dedicata allo studio della tessitura e ha seguito alla scuola di Gent Story la tecnica della tessitura artistica. Con le conoscenze acquisite è andata al Koninklijk Instituut voor het Kunstpatrimonium [Istituto Reale per il Patrimonio Artistico] a Bruxelles per far sue le tecniche del restauro del tessuto. Si è specializzata nella riparazione, nella conservazione e nel restauro degli arazzi fiamminghi del sedicesimo, diciassettesimo e diciottesimo secolo. In ‘Huis de Lalaing’ ha collaborato al restauro degli arazzi di Oudenaarde.
Nel 1986 Vera Vermeersch ha messo su a Gent un laboratorio di restauro per i tessuti. Il contatto quotidiano con i tessuti antichi è stato uno stimolo per provare a usare nuove tecniche. La tessitura le è parsa poco realistica, ingombrante e di lunga durata. Usare la tecnica tuft invece era più veloce e offriva più possibilità creative di sviluppo. Il Belgische Weefatelier [Laboratorio belga di tessitura] Vermeersch (Vera Vermeersch e Werner Gilson) usa la tecnica tuft oggi per fare tappeti sulla base di progetti di artisti e creatori nazionali e internazionali. La tecnica tuft si presta ottimamente alla produzione di pezzi unici e piccole serie. Disegni complessi e forme con grandi variazioni di sfumature di colore non costituiscono un problema.



 

Dopo una prima fase di sperimentazione e di prova, sono stati presentati i primi tappeti: uno piccolo con disegni per bambini ed uno grande con un disegno astratto. La qualità e la padronanza dei colori e dei materiali naturali ha suscitato rapidamente l’interesse degli artisti. Il laboratorio si è specializzato nella fattura di tappeti artistici. Artisti che vogliano vedere un giorno steso sul pavimento, in forma lanosa, uno dei propri lavori o che vogliano ideare una creazione proprio per vederla trasformare in tappeto, si possono rivolgere qui. Per ogni progetto il laboratorio lavora in stretta collaborazione con l’artista.
La produttività non è il primo obiettivo del laboratorio; c’è spazio per la partecipazione, la prova e la qualità. Il progetto degli artisti viene discusso in accordo con il laboratorio per giungere alle giuste dimensioni e alle giuste forme. In seguito vengono discusse le sfumature di colore, la qualità della lana, la colorazione con pigmenti naturali, la rifinitura e tutto il resto. Fatto l’ingrandimento, il disegno di base viene posto sul telo tuft. Chi fa il tappeto tuft decide la combinazione di colori e il contorno, in parte in base ai disegni e alle conversazioni e in parte in base alla sua esperienza e intuizione.

Benché il tuft fatto a mano permetta molte variazioni di forme e sia possibile la lavorazione a rilievo, viene ancora usato ben poco. Molto richieste rimangono le classiche forme quadrate o rettangolari, nonostante la tecnica tuft offra in effetti anche altre

 possibilità.


 

Il laboratorio ha fatto tappeti di artisti quali Chris Mestdagh (B), Siegfried De Buck (B), Tjok Dessauvage (B), Roger Raveel (B), Maarten Van Severen (B), Bep Toscani (NL), Anton Henning (B), Elivra Bach (D), Salomé (D) e altri; ha sviluppato inoltre in proprio un edizione di tappeti per bambini. Il lavoro del laboratorio negli ultimi anni è stato apprezzato non solo in Belgio ma c’è stato anche interesse a partire dalla Germania, dai Paesi Bassi e dalla Svizzera.
Anche se molto del lavoro ha a che fare con la pura tecnica artistica, tuttavia ogni tappeto, pronto a lasciare il laboratorio, rivela qualcosa di chi l’ha ideato e di chi l’ha fatto. Creatore ed esecutore tuft devono essere in sintonia per lavorare insieme alla creazione di un unicum. Anche se il grado di difficoltà della creazione è un fattore determinante, restano alla base di tutto il senso per la bellezza e l’arte, la conoscenza professionale di chi esegue il tappeto tuft e la preparazione della tavolozza dei colori.