INSTALLAZIONE  DI  MARCO  GASTINI

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Mostra d'arte in San Giacomo dal 21 luglio al 15 agosto 2005

La mostra patrocinata da Comune di Treville

è stata ripresa da Rai 3 e numerosi giornali,

tra i quali "La Stampa", hanno dedicato articoli a questa installazione

 

La storia di Marco Gastini è davvero infinita e ricca di esperienze importanti che hanno attraversato l’arte italiana e contemporanea. Giovedì 21 Luglio 2005, alle ore 18, la chiesetta di san Giacomo si vedrà “conquistata” da una installazione che l’artista condurrà sui fili intersecantisi  tra pittura – scultura – materiali. L’esperienza sarà certamente di grande interesse perché la sapienza di Gastini nel far sì che l’opera si  dipani nello spazio e ne reinventi le tensioni che sottendono al volume architettonico tridimensionale e la pittura che si tesse al suo interno non potrà che creare forti emozioni.

 

 

Marco Gastini è nato a Torino nel 1938, città dove vive e lavora. Nel capoluogo piemontese, dopo aver compiuto gli studi artistici all’Accademia Albertina, ha iniziato la propria esperienza artistica movendo dall’esigenza di superare le esperienze della pittura tardo informale, per approdare in un primo tempo, alla definizione di una pittura fatta di tracce e gesti elementari, prossima ai territori praticati dalla contemporanea pittura analitica, per poi giungere, verso la metà degli anni Settanta, ad una visione non più classificabile entro le tendenze codificate del momento.

Una pittura mirante a dare corpo ed immagine ad una spazialità che continuamente si rinnova, caricandosi di tensione e nutrendosi della forza generativa di diversi materiali (vetro, plexiglas, legno, piombo, ferro, pietra…) che di volta in volta Gastini introduce nella propria opera ed induce a dialogare con il colore.

Lo spazio, luogo d’azione della pittura, lo accompagnerà sempre con l’uso di differenti materiali. Dall’inizio, del ’68 è la prima mostra a Torino alla galleria il Punto, è presente con personali in numerose gallerie in Italia ed all’estero.

Nel ’70 è presente a Modena ad “Arte e Critica ‘70” con una parete di fusioni di piombo ed antimonio. Dopo la personale alla Cirrus Gallery di Los Angeles nel ’75 ed alla John Weber di New York nel ’77, è a Milano nel ’78 allo studio Grossetti con lavori su pareti che dialogano con l’intero spazio della galleria.

Nell’82 la prima antologica al Lenbachhaus di Munchen a cura di H. Friedel, nell’83 alla galleria civica di Modena a cura di F. Guardoni, e nell’84 al Pac di Milano a cura di P. Fossati che curerà nell’88 la monografia M.G per le edizioni Essegi. Nell’87 a Castel Burio e nell’88 a san Gimignano i lavori invadono spazi all’esterno. Negli stessi anni, oltre a numerose mostre presso gallerie private, è presente a Siena nell’97 con Scommessa, dove i lavori colloquiano con la storia, l’arte e l’atmosfera dell’intera città e nell’98 Der Atem, die Luft, das Licht a Weimar dove l’intera Orangerie del castello accoglie una grande mostra in cui i lavori, in gran parte creati appositamente, dialogano in una grande installazione con tutto lo spazio e le sue atmosfere reiventandolo.

Dal 2001 sono le grandi personali antologiche alla GAM, nello spazio della Promotrice di belle arti, a Torino ed al Kunstbau – Lembahhaus di Munchen. Seguono importanti personali in Italia ed all’estero.

Treville (AL)-L'installazione di Marco Gastini