Scrive
il Prof. Giuseppe Spina (1994): oltre alla Maestra
Teresa Ferrero (nata a Brusasco nel 1857) fermatasi in Treville per 17 anni, dal
1876 al 1893, tre sono gli insegnanti il cui ricordo è ancora vivissimo in
tanti ex allievi:
Don Domenico
Caserio
nacque a Sant'Angelo Limosano (Campobasso) il 12 novembre 1857. A trent'anni
ottenne la «patente» di insegnante elementare dal Provveditorato agli
Studi di Napoli. Il 25 giugno 1889 venne assunto dall'Amministrazione
Comunale di Treville come insegnante della sezione «maschile» con
l'obbligo della celebrazione della messa festiva. Retribuzione: lire 1.200
più alloggio.
Non solo dalle testimonianze dei suoi superstiti ex alunni, ma anche dalle
numerose sue lettere, istanze, proteste, relazioni conservate
nell'Archivio del Comune (scritte in armoniosa calligrafia) ci è dato
desumere
il carattere di questo sacerdote dalla forte personalità, dai modi severi
e più provvisto di una visione laica della vita che non di una vocazione
profondamente religiosa. I suoi numerosi ricorsi e rimostranze ci fanno
supporre una pignola, quanto concreta, considerazione per il denaro e per
i vantaggi di una vita agiata.
Agli scolari irrequieti o discoli non risparmiava (in questo non
differenziandosi dalla generalità dei colleghi, maschi e femmine) le
percosse e, alle fanciulle, le più aspre rampogne per ogni comportamento
considerato frivolo e immodesto.
Con decreto reale del 25 febbraio 1915 gli venne concesso il Diploma di
benemerenza per l'istruzione popolare con facoltà di fregiarsi della
medaglia d'argento (vedi
documento inviato da Angela Fasano e Manuela Santagata). Insegnò ininterrottamente per 35 anni, dal 1889
all'autunno del 1924 quando, per il suo precario stato di salute, venne
sostituito dalla maestra Lucia Errichiello
(detta la «Napoletana»). Morì
l'11
gennaio 1925.
Virginia Luparia
(poi sposata Dadone)
nata a Rosignano Monferrato il 3 febbraio 1887 e diplomata presso la
Scuola Normale di Casale nel 1906 è una figura quasi mitica.
Appena ventenne venne, nell'autunno del 1907, assegnata alla sezione
«femminile» (trasformata poi, a norma della legge del 24 febbraio 1913, in
pluriclasse «mista») per restare in servizio, per 45 anni, sino al
settembre del 1952.
Si ricorda con affettuosa riverenza la sua bonarietà e indulgenza non
disgiunte dall'azione inflessibile quando occorreva correggere i
comportamenti riprovevoli e pungolare gli svogliati. La «Maestra Virginia»
morì il 13 aprile 1972.
Treville 1933, classe 4a elementare (foto Ubaldina Castelli)
Maria Garrone (in
seguito sposata Cantamessa)
nacque a Treville il 1° ottobre 1884. Conseguì l'abilitazione magistrale nel 1904 presso la
Scuola Normale di Casale. Dopo aver insegnato per circa vent'anni in altre
sedi e, in particolare, a Ozzano, nel 1928 ottenuto il trasferimento
assunse servizio nella scuola del suo paese natale dove restò per vent'anni
sino al 1948. Morì il 19 marzo 1970.
Insegnante molto compresa della sua delicata funzione educativa, ligia al
dovere, rigida e poco incline al sorriso, viene ricordata per la sua
severità di giudizio e la potente voce dal timbro virile. A chi, oggi, si
azzardasse a condannare i rigorosi metodi d'insegnamento d'un tempo e
l'eccessivo uso delle percosse (pur, anche allora, proibite dai
regolamenti
scolastici) occorre rammentare che altissimo era il numero degli alunni
riuniti in un'aula. Per fare un esempio, a Treville i fanciulli in età
dell'obbligo scolastico erano 129 nel 1908 e 116 nel 1912, divisi in due
classi.
Le maestre Virginia Luparia Dadone e Maria Garrone Cantamessa a passeggio
(foto inviata da Maria Lucia ed
Erlindo Vietina, nipoti della maestra Virginia)
Tra i molti bravi
docenti che si sono succeduti dal 1950 al 1990-91, anno della soppressione
della pluriclasse unica frequentata da soli 6 scolari, ricorderò la
Maestra Paola Leone Pallanza
(dal 1969 al 1975) e il
Maestro
Guido Strambio (dal 1976 al 1991), per 15 anni insegnante assiduo,
amorevole, disponibile, attento alle innovazioni, sensibile all'azione di
aggiornamento didattico ed alla più proficua collaborazione con le
famiglie degli scolari.
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