(Ricerca A. Frixa,
2005)
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Il mosaico dello Stemma di
Treville (foto a lato), visibile sulla facciata dell’edificio
comunale è opera del trevillese Mario Surbone, che lo costruì
negli anni '70-80, su un precedente affresco (dello stesso stemma) ormai
scolorito dal tempo.
Nel 2001, il Sindaco di Treville, Dante Balbo,
richiese al Presidente della Repubblica la concessione del Gonfalone
Comunale.
Le descrizioni araldiche dello stemma e del
gonfalone, allegate alla richiesta, furono eseguite dallo storico trevillese Prof. Giuseppe Spina.
Questa fu la risposta del Presidente
della Repubblica, Carlo Azelio Ciampi, datata Roma, 2 aprile 2001:
"VISTA la domanda con la quale il Sindaco
del Comune di Treville chiede la concessione di uno stemma e di un
gonfalone per uso di quel Comune; VISTI gli atti prodotti a corredo
della domanda stessa; VISTO il R.D. 7 Giugno 1943, n.652; SULLA PROPOSTA
del Presidente del Consiglio dei Ministri;
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DECRETA:
Sono concessi al Comune di Treville, in provincia di
Alessandria, uno stemma ed un gonfalone descritti come appresso: |
STEMMA:
troncato dalla fascia diminuita, d'oro; il
PRIMO, di rosso, alle tre punte di azzurro, fondate sulla fascia, unite
tra loro e ai fianchi dello scudo, sormontate da tre stelle di otto
raggi, d'oro; il SECONDO, di azzurro, alla torre di rosso, mattonata di
nero, merlata alla ghibellina di sette, fondata in punta, chiusa con
porta a sesto acuto di nero, finestrata con finestrella tonda, dello
stesso. Sotto lo scudo, su lista bifida e svolazzante d'oro, il motto,
in lettere maiuscole di nero, VIGILO. Ornamenti esteriori da
Comune.
GONFALONE: drappo di giallo con la bordatura di azzurro,
riccamente ornato di ricami d'argento e caricato dallo stemma sopra
descritto con la iscrizione centrata in argento, recante la
denominazione del Comune. Le parti di metallo ed i cordoni saranno
argentati. L'asta verticale sarà ricoperta di velluto" dei
colori del drappo, alternati, con bullette argentate poste a spirale.
Nella freccia sarà rappresentato lo stemma del Comune e sul gambo inciso
il nome.
Cravatta con nastri tricolorati dai colori nazionali frangiati
d'argento.
Il presente Decreto sarà debitamente trascritto." |
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Per conoscere le reali origini di
questo stemma, abbiamo scartabellato nel ricco Archivio Storico del Comune di Treville, dove in due lettere manoscritte (riportate sotto) è raccontata
la seguente storia:
Nel 1878 il Sindaco
di Treville, Sanlorenzo, incarica nientemeno che il Cav.
Giuseppe Niccolini, Autore di “A Zonzo per il Circondario di Casale” e
di altre opere illustri, di comporre lo stemma comunale.
Quarant’anni dopo (1
maggio 1919), il Niccolini scrive al nuovo Sindaco di Treville, Ghione
Maggiore, per avvisarlo che:
“… nel rovistare
negli atti dell’archivio storico-araldico, mi venne fatto di scoprire che
il motto “Vigilo” da me segnato, va invece corretto nel modo
seguente “Vigilantia et silentium”.
Il Sindaco Ghione
Maggiore lo ringrazia e gli è riconoscente dell’avviso di rettifica
del motto posto sotto lo stemma comunale, da lui creato. Aggiunge che: “…
della quale (rettifica) sarà fatto ben opportunamente profitto, non appena
il trambusto del servizio recato dalla guerra venga a calmarsi.”.
Alla fine della
guerra, probabilmente, si perse la memoria di questo scambio epistolare e
il motto sotto lo stemma comunale di Treville rimase e rimane...
“Vigilo”. |
LE DUE LETTERE DEL 1919
N 217-4.5.1919
Livorno di Toscana via Roma 6,
il 1 maggio 1919.
Onor.le Sig. Sindaco,
quarant’anni fa, e precisamente l’anno 1878, io sottoscritto ebbi
l’incarico di estrarre dagli annali le notizie storiche di codesto
comune, come pure di comporne lo stemma. Ciò feci con vera passione
come tutto quanto feci sempre per la gloriosa terra Monferrina,e ne
ebbi i ringraziamenti dalla Onorevole Giunta Municipale, composta
allora dal Sindaco Sanlorenzo, dagli assessori Allara e Ghione
assistita dal Segretario Trivellino, con lettera N. 6 di ordine, in
data delli 7 febbraio 1879.
E, ora non e’ molto tempo, nel rovistare negli atti dell’archivio
storico-araldico, mi venne fatto di scoprire che il motto “Vigilo”
da me segnato, va invece corretto nel modo seguente
“Vigilantia et silentium”
Mi affretto a darne notizia alla V.S. per ogni buon fine e La prego
di unire la presente alla vecchia pratica, e di accettare i miei
ossequi ben distinti.
Dev.mo
G. Niccolini |
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N217
Treville 20 maggio 1919
Ill.mo Cav. G.Niccolini
E’ col sentimento della più viva soddisfazione che ci e’ pervenuto
il pregiato scritto dell’Autore di “A Zonzo per il Circondario di Casale”
della Carta del Circondario della bellissima Carta d’Italia per le Scuole
e di altri pregevolissimi lavori […] degnamente facienteci apprendere che Egli non solo e’ vivo e sperabilmente sano e robusto, ma che vive ancora della sua vita di
studioso, la cui attività ed il cui ingegno si diffondono
disinteressatamente a favore degli altri: ed e’ con riconoscente
gradimento che ne accettiamo l’avvertenza riguardo alla rettifica
del motto scritto sullo stemma – sua opera- di questo Comune, della quale
sarà fatto ben opportunamente profitto, non appena il trambusto del
servizio recato dalla guerra venga a calmarsi.
Onde a nome di questa Giunta Municipale e del Segretario Trivellino,
che conserva memorabile e indimenticabile ricordo, io mi congratulo
colla S.V. Ill.mo. La ringrazio vivamente e distintamente La ossequio.
Dev. mo suo
Il Sindaco Ghione Maggiore |
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